Imparare a disegnare non è qualcosa di possibile solo quando si ha un talento innato. Questa è una concezione errata che viene trasmessa a bambine e bambini, e che ha delle conseguenze.
Le arti, sia quelle visive, sia la musica, richiedono impegno e conoscenza della tecnica.
Così come non esistono persone intonate o stonate “per natura”, ma si può essere educati al canto e “imparare” l’intonazione, allo stesso modo anche col disegno è possibile apprendere con degli step che portano ben presto a disegnare qualcosa di piacevole da vedere.
Disegno tecnico e disegno artistico: sono davvero due mondi separati?
Non c’è una netta separazione tra disegno artistico e disegno tecnico. È per questo che, ad esempio, alcune esercitazioni che si fanno a scuola media, come la progettazione di un logo, sono attività a cavallo tra la materia chiamata Tecnologia (Classe di concorso A60) e la materia chiamata Arte e Immagine (Classe di concorso A01).

L’importanza della geometria nel disegno artistico
Se alcune discipline vicine al disegno tecnico, come le illustrazioni a scopo commerciale, pubblicitario, la progettazione dei loghi, o un acquerello per mostrare un progetto di una casa, sono attività che richiedono creatività e manualità artistica, allo stesso modo, anche il disegno artistico “prende in prestito” dal disegno tecnico: infatti, quando si è principianti, si devono conoscere le regole della geometria, perché gli oggetti, i corpi umani, gli animali, sono l’insieme di alcune forme geometriche, disegnate “per costruzione”, sopra le quali si costruisce il disegno definitivo.
Giochi di colori, di luci e di ombre: come padroneggiare queste tecniche
Un’altra cosa da ricordare è che un disegno è anche un insieme di colori (se a colori) o un gioco di luci ed ombre (se a bianco e nero). È importante, quindi, prima di disegnare un corpo o un oggetto, studiare la luce, come cade sull’oggetto, che giochi di luce e d’ombra crea, e come possiamo usare i chiaroscuri per dare profondità e tridimensionalità al nostro disegno.
Iniziare copiando, e dare poi sfogo alla creatività
Quando si impara a disegnare, le prime opere possono essere un po’ rigide, una riproduzione automatica di ciò che stiamo imparando. I corpi in movimento che disegnamo potrebbero sembrare dei robottini, ingessati in movimenti poco fluidi, e ricostruiti tramite delle costruzioni geometriche, ma è un passaggio necessario, per imparare a disegnare tramite proporzioni.
Vignette e caricature: rappresentare la personalità in pochi tratti.
Un approccio interessante, per bambini, ragazzi, ma anche per adulti, è iniziare da vignette e caricature. Possiamo cercare di riprodurre i volti dei nostri amici e familiari, imparando a “caricare”, quindi a riempire di maggior peso, quei tratti caratteristici, che rendono quel volto riconoscibile a tutti. Nei corsi di caricatura, infatti, dopo aver studiato le geometrie del viso, si insegna agli allievi come l’altezza dei tratti principali, occhi, bocca, naso, se modificata, cambia significativamente un volto, la sua espressione, e a volte anche il carattere della persona che viene trasmesso tramite l’immagine. Può essere molto educativo, e può far riflettere su quanto l’aspetto comunichi, non sempre in modo corretto, i tratti della personalità di una persona, e di quanta attenzione, quindi, vada messa quando si disegna.

Imparare da soli si può, o è meglio un buon corso?
Di certo, oggi i tutorial, presenti su Pinterest e Youtube, possono aiutare chi già ha delle buone basi. Se sappiamo già disegnare, e vogliamo capire, non so, come si disegna un rinoceronte, ci si può affidare a una infografica che lo spiega.
La prima parte dell’apprendimento, però, deve essere mediata da un (o una insegnante). Infatti, i (e le) docenti di disegno possono correggere alcuni difetti, come il tratto poco deciso, oppure la momentanea incapacità a fare disegni simmetrici, o a fare curve armoniose.
È per questo che sarebbe meglio cercare dei corsi di disegno per principianti con i migliori docenti, potendo avvalersi anche delle utilissime recensioni, per affidarsi ad un (o una) professionista che ha già ricevuto dei feedback positivi, riuscendo ed entrare in sintonia, e ad essere sulla stessa lunghezza d’onda anche di quegli allievi timidi (o allieve timide) che hanno anche bisogno che qualcuno tiri fuori la loro creatività e il loro saper fare.